“E poi ci stanno persone che vanno via… e persone che si perdono”: da quando ho letto questa frase, è come se sentissi un’eco nelle mie orecchie. Salvatore Basile l’ho conosciuto come scrittore con Lo strano viaggio di un oggetto smarrito, ma non è soltanto questo, è soprattutto un regista e sceneggiatore televisivo. Il suo primo libro mi ha fatto innamorare, mi ha fatto riscoprire l’importanza della tenerezza ma soprattutto mi ha donato una pace, durante e dopo la lettura, impagabile.
Vista la premessa, quando ho saputo che sarebbe stato pubblicato il suo secondo romanzo il mio cuoricino è andato in fibrillazione, lo attendevo, ci speravo tanto ed è arrivato… La leggenda del ragazzo che credeva nel mare è stato fortemente desiderato, se non come il primo romanzo, forse anche di più, perché volevo proprio leggere e immergermi di nuovo in quel clima ovattato in cui mi ero già ritrovata.

Vi riporto la trama:
Ci sono onde che portano molto più lontano dell’orizzonte.
«Un tuffo a occhi aperti in una storia tenera che profuma di mare e di vita.» – Lorenzo Marone
«Ho adorato Lo strano viaggio di un oggetto smarrito, e non vedevo l’ora di leggere il nuovo romanzo di Salvatore Basile. Sono entusiasta. Posso affermare che è straordinario. Pagina dopo pagina, con la risacca del mare in sottofondo, una storia fresca e appassionante incanta e convince, toccando le corde profonde dell’anima in quel luogo speciale dov’è custodita la parte migliore di ognuno di noi: il cuore.» – Cristina Caboni
Quando si tuffa Marco si sente libero. Solo allora riesce a dimenticare gli anni trascorsi tra una famiglia affidataria e l’altra. Solo allora riesce a non pensare ai suoi genitori di cui non sa nulla, non fosse che per quella voglia a forma di stella marina che forse ha ereditato da loro. Ma ora Marco ha paura del mare. Dopo un tuffo da una scogliera si è ferito a una spalla e vede il suo sogno svanire. Perché ora non riesce più a fidarsi di quella distesa azzurra. Perché anche il mare lo ha tradito, come hanno sempre fatto tutti nella sua vita. Eppure c’è qualcuno pronto a dimostrargli che la rabbia e la rassegnazione non sono sentimenti giusti per un ragazzo. È Lara, la sua fisioterapista, che si affeziona a lui come nessuno ha mai fatto. Lara è la prima che lo ascolta senza giudicarlo. Per questo Marco accetta di andare con lei nel paesino dove è nata per guarire grazie al calore della sabbia e alla luce del sole. Un piccolo paesino sdraiato sulla costa dove si vive ancora seguendo il ritmo dettato dalla pesca per le vie che profumano di salsedine. Quello che Marco non sa è il vero motivo per cui Lara lo ha portato proprio lì. Perché ci sono segreti che non possono più essere nascosti. Perché per non temere più il mare deve scoprire chi è veramente. Solo allora potrà sporgersi da uno scoglio senza tremare, perché forse a tremare sarà solo il suo cuore, pronto davvero a volare.
Salvatore Basile con il suo romanzo d’esordio, Lo strano viaggio di un oggetto smarrito, ha emozionato migliaia di lettori. A due anni dall’uscita ecco una nuova imperdibile storia. Un ragazzo senza radici in cerca di sé stesso. Il fascino del mare e i mille segreti che nasconde. La forza di un passato che vuole uscire dal silenzio per regalare speranza e voglia di rischiare ancora.
Anche questa volta Salvatore Basile ci ha donato un romanzo delicato, tenero, dolce, umano, follemente vero. Se dovessi usare un’immagine per rappresentare il suo secondo lavoro, non esiterei nel chiudere gli occhi e immaginare una piuma che vola sul mare. Questo è La leggenda del ragazzo che credeva nel mare: la freschezza del mare, l’irruenza del cambiamento senza preavviso, la paura dell’imprevisto, ma soprattutto è ritrovare la radice dell’Amore, quello che il tempo non può far dimenticare.
Marco è uno dei protagonisti più veri, sinceri e leali mai rappresentati, così come la genuinità di Lara farà sorridere anche il più scettico dei lettori.
Il perfetto equilibrio costruito tra eventi, protagonisti (pochi ma buoni), luoghi e sentimenti, rende questo romanzo una vera rarità: la sua lettura ha letteralmente allietato le mie giornate, non vedevo l’ora di averlo con me per seguire i passi di Marco, supportare Lara nella sua missione, ma soprattutto aiutare Antonio a ritornare a vivere senza pesi sul cuore.
Ora non mi resta che attendere il suo terzo romanzo, spero passino solo due anni così come è già accaduto tra i primi due, dunque aspetterò…
Manu
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