Ultima recensione dell’anno, avevo messo la mia bookchallenge a 80 libri e invece sono arrivata a 53. Troppo ottimismo, troppo entusiasmo, aspettative troppo alte, non avevo considerato che l’età avanza e mi addormento senza accorgermene con il braccio a incastro tra le pagine. Eppure, nonostante il mancato raggiungimento del mio audace obiettivo, mi ritengo soddisfatta. Ho letto libri bellissimi, altri li ho lasciati, tanti mi hanno commossa e divertita.
L’ultimo in ordine cronologico è un romanzo storico molto intenso, carismatico e che mi ha fatto scoprire una versione inedita della regina Eleonora d’Aquitania. “Le nozze di Eleonora” di Mireille Calmel è arrivato a me per caso, il mio istinto di cacciatrice di libri ancora non manifesta cenni di cedimento.
Vi riporto la trama:

Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Anno edizione: 2002
Anno pubblicazione: 2002
Dati: 491 p.
Nel 1133 Eleonora, duchessa di Aquitania, ha quindici anni e attende ansiosamente l’arrivo alla sua corte della coetanea Loanna di Grimwald. Loanna discende dai druidi e ha il compito di far innamorare Eleonora ed Enrico Plantageneto, duca di Normandia, che regnerà sull’Inghilterra. Nasce tra le due ragazze un’amicizia autentica e intensa che si prolungherà per tutti gli anni in cui la giovane e bellissima druida starà accanto ad Eleonora. E mentre la duchessa vive la vita all’insegna della passione, coltivando un ambiguo rapporto con lo zio, sposando il debole Enrico VII di Francia e lasciandosi travolgere dall’amore per il trovatore Bernard de Ventadour, Loanna veglia su di lei, ricorrendo anche alla magia e all’occultismo.
Eleonora d’Aquitania è un personaggio estremamente affascinante, audace, passionale, poco incline alla diplomazia, ma per fortuna ha accanto a sé Loanna, diretta discendente di Merlino e incaricata di guidare Eleonora alla nozze a cui è destinata. Per questo motivo sarà ricordata come la regina incoronata due volte, prima sposata a Luigi e poi a Enrico, Eleonora non farà mai mistero della sua insoddisfazione relativa al suo matrimonio, ma lei non sa che non è quello il suo destino.
Il romanzo snocciola tantissimi eventi importanti della storia, quali le crociate, le unioni finalizzate all’equilibrio socio-politico, e la passione sfrenata che poi si sfogava con uomini e donne. E’ stata una lettura piacevole, anche se confesso che terminarlo ha richiesto tutte le mie energie per le eccessive descrizioni e parti che io avrei decisamente accorciato, o reso meno ripetitive nella lettura.
L’autrice riesce a fare vedere Eleonora come una regina molto piena di sé e del suo potere, la sua influenza e i suoi malumori, la sua gelosia e la sua passionalità, la rendono una figura molto carismatica, molto più di quanto potessi immaginare. La vera protagonista, e anche voce narrante in prima persona, è Loanna con i suoi segreti e la sua magia, i suoi amori repressi sono il vero sacrificio che compie in nome del regno.
E con questo chiudo il mio anno di letture, Eleonora e Loanna sono semplicemente indimenticabili… Hanno contrastato il mio innato scetticismo contro la possibilità di guidare a tavolino il destino, di stabilirlo con precisione e di lavorare nell’ombra per raggiungere gli scopi più complessi. “La magia non crea niente, trasforma ciò che esiste”, con questa citazione vi auguro di trasformare ciò che esiste e di fare del prossimo anno la vostra magia.
Manu